Dall’intangibilità dell’idea,
alla concretezza del gioiello,
passando per la sua digitalizzazione e
terminando con la firma algoritmica su blockchain.
Oltre il Materiale...
Ognuno ha una maniera diversa per esprimere ciò che sente e immagina;
le arti manuali sono da sempre lo strumento a me più affine,
in particolare l’oreficeria per la sua capacità di tramandare storie nel tempo.
La scoperta dell’animazione digitale mi ha permesso di andare oltre i limiti dei materiali
e iniziare a raccontare visualmente momenti e storie racchiuse nei gioielli.
Elementi come oro, argento, bronzo, silicio… sono trasformati irreversibilmente in 0 e 1.
Unicità Digitale
Con il processo del “minting” l’opera digitale viene connessa alla blockchain,
ottenendo un Token Non Fungibile (NFT) che la trasforma in criptoarte.
In questo modo se ne certifica pubblicamente unicità e autenticità.
Quest’ultimo passaggio è ciò che veramente forgia il criptogioiello,
facendolo ritornare all’unicità di partenza,
tenendo la sua forma apparente ma cambiando completamente la sua struttura atomica
e diffondendola attraverso Internet.
Una Nuova Frontiera per l'Oreficeria?
Gioiello e criptogioiello diventano forme espressive complementari della medesima idea iniziale,
trovando completezza nell’intersezione tra lo spazio fisico e virtuale.
Il criptogioiello diventa così un veicolo per trasmettere tecniche antiche nell’era digitale,
espandendo le possibilità attraverso l’integrazione delle arti piuttosto che l’esclusione.
Grazie alla tecnologia NFT, il gioiello non è più privato e posseduto da una persona
ma diviene pubblico e potenzialmente proprietà di un collettivo,
non esiste più in un solo posto
ma attraverso una moltitudine di nodi.
