Argento. Smalto. Pixel. Blockchain.
Soffioni nel Vento è il punto di congiunzione tra la storia millenaria dell’arte orafa,
le evoluzioni dell’arte contemporanea e la nascente criptoarte.
Queste coordinate sono l’x, y e z che danno inizio ad un nuovo viaggio nelle possibilità
espressive di sperimentazione tra il materiale e il digitale.
Nasce così la prima collezione di criptogioielli co-ideata e co-progettata unendo
gli smalti di Diana Natalini e l’animazione digitale di Francesco Marino.
Animando l'Istante
Se con la tecnica dello smalto è stato possibile rappresentare l’istante preciso in cui i petali spiccano il volo,
ora quell’istante diventa momento e prende forma in tutta la sua dinamicità grazie all’animazione digitale.
Il loop infine espande quei pochi attimi all’infinito.
Il vento, elemento mancante a causa dei limiti della tela,
viene così finalmente liberato in tutta la sua fisicità nello spazio digitale.
Dallo Smalto al Pixel
Lo smalto è il risultato della fusione di vari strati di pasta vitrea attraverso cotture consecutive.
L’animazione segue il processo inverso,
digitalizzando interamente il gioiello con una fotocamera
e poi sezionandolo in layer.
Ogni singolo petalo farà la sua comparsa,
seguirà il suo “motion track” e poi scomparirà,
creando una danza senza fine.
Unicità Ritrovata
Un soffione in natura è unico.
Una pennellata su una tela è irriproducibile.
Ogni Soffione nel Vento è un token non fungibile (NFT).